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Esiste una buona base di evidenze sperimentali che i sistemi viventi rispondono alle correnti indotte generate dalla interazione tra tessuto biologico e campi elettrici e magnetici a bassa frequenza. Tali correnti possono anche risultare superiori alle correnti endogene, tuttavia se la densità di corrente indotta rimane inferiore ai 10 mA/m2 non si hanno effetti biologici significativi.
Leggi tutto: Effetti cardiovascolari dei campi a bassa frequenza
L'esposizione a campi elettrici variabili nel tempo può dare luogo ad una percezione indiretta da parte del soggetto esposto, come effetto della carica elettrica alternativamente indotta sulla superficie corporea, che risulta in grado di produrre una vibrazione dei peli cutanei.
Leggi tutto: Effetti dei campi a bassa frequenza sul sistema nervoso
Gli effetti della esposizione ai campi elettrici e magnetici a bassa frequenza su fertilità, riproduzione, crescita prenatale, post natale e sviluppo sono stati studiati, sia attraverso indagini di tipo epidemiologico, sia in laboratorio su animali in particolare ratti e conigli, sia in vitro su colture cellulari o embrioni.
Leggi tutto: Effetti dei campi a bassa frequenza su riproduzione e sviluppo