Sicurezza sul lavoro

Corsi di formazione

Indagini strumentali

 

Calendario eventi

Aprile 2024
lunmarmergiovensabdom
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930

La Spezia

Raccolta regolamenti comunali per installazione stazioni radiobase e impianti radiotelevisivi

Comune di La Spezia

 

Il Comune di La Spezia, pur attenendosi alla normativa nazionale ha sviluppato un proprio regolamento comunale per le installazioni, in particolare per  quanto concerne le delocalizzazioni ed i risanamenti

 

  • Per impianti con potenza inferiore a 7 watt occorre la sola comunicazione dei dati di emissione all’Arpal e presentazione al Comune della pratica edilizia ai fini dell’iscrizione nel catasto.
  • Il rilascio di autorizzazione agli impianti di tele radiocomunicazione per impianti compresi tra 7 e 20 watt prevede che il gestore presenti istanza su modulistica conforme alle disposizioni regionali.
  • Per impianti con potenza superiore a 20 watt istanza conforme al modello A allegato al Codice delle tele radiocomunicazioni( art.13 del Dlgs 1 agosto 2003 , n. 259).
  • In ogni caso il gestore deve sottoporre all’Arpal un’analisi di impatto elettromagnetico onde garantire la protezione della salute umana. Una volta installato l’impianto il gestore entro il termine di 15 giorni deve effettuare il collaudo ed i cui risultati devono essere trasmessi all’Arpal.
  • Oltre a questo Arpal deve svolgere periodicamente campagne di controllo su tutte le stazioni installate, con spese a carico dei gestori.
  • Il Comune è dotato del Piano di tele radiocomunicazione, usualmente noto come Piano delle Antenne che riguarda sia i siti destinati alle antenne radiotelevisive sia quelli per la telefonia mobile, con il quale sarà anche possibile dare sviluppo ai programmi di copertura di rete da parte dei gestori di radio telecomunicazione.
  • In particolare, per quanto concerne la revisione del Piano delle Antenne, sarà necessaria l’acquisizione dei piani di sviluppo aggiornati dei vari gestori, nonchè una particolare valutazione della evoluzione normativa, venutasi a determinare con l’entrata in vigore della Legge regionale sull’edilizia, n° 16/2008. Inoltre contenstualmente a tale revisone dovrà essere prevista la valutazione ambientale strategica.
    Come risultato dei controlli effettuati nel tempo e in attuazione di quanto previsto nel Piano si è proceduto alla delocalizzazione di numerosi impianti radiotelevisivi.

 


 

 

Come previsto dalla Legge regionale 16/08 (Art.27 Infrastrutture per impianti di tele radiocomunicazione) il rilascio di autorizzazione avviene da parte del Comune per impianti di teleradiocomunicazioni e modifiche di caratteristiche di emissione.
Per impianti con potenza inferiore a 7 watt occorre la sola comunicazione dei dati di emissione all’Arpal e presentazione al Comune della pratica edilizia ai fini dell’iscrizione nel catasto. Il rilascio di autorizzazione agli impianti di tele radiocomunicazione per impianti compresi tra 7 e 20 watt prevede che il gestore presenti istanza su modulistica conforme alle disposizioni regionali mentre per impianti > 20 watt istanza conforme al modello A allegato al Codice delle tele radiocomunicazioni( art.13 del Dlgs 1 agosto 2003 , n. 259).
In ogni caso il gestore deve sottoporre all’Arpal un’analisi di impatto elettromagnetico onde garantire la protezione della salute umana. Una volta installato l’impianto il gestore entro il termine di 15 giorni deve effettuare il collaudo ed i cui risultati devono essere trasmessi all’Arpal.
Oltre a questo Arpal deve svolgere periodicamente campagne di controllo su tutte le stazioni installate, con spese a carico dei gestori.

 

 Per leggere tutto il testo

 

Il Comune è dotato del Piano di tele radiocomunicazione, usualmente noto come Piano delle Antenne che, che riguarda sia i siti destinati alle antenne radiotelevisive sia quelli per la telefonia mobile, con il quale sarà anche possibile dare sviluppo ai programmi di copertura di rete da parte dei gestori di radio telecomunicazione. In particolare, per quanto concerne la revisione del Piano delle Antenne, sarà necessaria l’acquisizione dei piani di sviluppo aggiornati dei vari gestori, nonchè una particolare valutazione della evoluzione normativa, venutasi a determinare con l’entrata in vigore della Legge regionale sull’edilizia, n° 16/2008. Inoltre contenstualmente a tale revisone dovrà essere prevista la valutazione ambientale strategica.
Come risultato dei controlli effettuati nel tempo e in attuazione di quanto previsto nel Piano si è proceduto alla delocalizzazione di numerosi impianti radiotelevisivi. In particolare si riporta il caso del sito in loc. Parodi, in cui vi era una particolare concentrazione di antenne, che sono state trasferite in un sito posto sul Monte Castellana
.

 

 

Iscrizione in catasto nella categoria “D” delle antenne di telefonia

 

In base alla previsione dell'art. 3, comma 1, lett. e.2) ed e.4) del codice delle comunicazioni, tralicci ed antenne sono valutabili come strutture edilizie soggette a permesso di costruire Consiglio Stato, sez.. VI. 13/04/2010, n. 2055 (in riforma Tar Piemonte, sez. I, 10 aprile 2009, n. 1081).

Pertanto, le antenne radio per la telefonia, anche cellulare, costituiscono opere di urbanizzazione primaria, e sono assoggettate al regime autorizzatorio proprio di queste. II d.lg. 1 agosto 2003 n.259 ha, infatti, esplicitato una qualificazione immanente nella disciplina previgente, in tal modo evitando equivoci interpretativi. consiglio stato, sez.vi. 01/12/2010. n. 8377 (conferma tar liguria, sez. i, n. 422 del 2008).

 

Per leggere il testo

 

Tu sei qui:

Trovaci anche su...