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Il giorno 21 e 22 giugno presso il Dipartimento di fisica dell'Università Bicocca a Milano, si terranno i seguenti due seminari:
21 giugno 2018, ore 10:30 - 13:30 : “Evoluzione delle tecnologie mobili nell'ottica delle reti di quinta generazione - aspetti tecnologici, scenari applicativi e impatto territoriale”
22 giugno 2018, ore 14:30 - 17:30 : “ Radioprotezione operativa: dai risultati degli studi di tendenza agli strumenti normativi ”
I seminari sono a partecipazione libera previa iscrizione e completamente gratuiti.
In occasione della prossima edizione dell'IEEE International Symposium on Personal, Indoor and Mobile Radiocommunications (PIMRC2018) che si terrà a Bologna dal 9 al 12 settembre, la Fondazione Ugo Bordoni organizza una Special Session sui campi elettromagnetici dal titolo "Electromagnetic Exposure in 5G Networks".
La Special Session sarà incentrata su tematiche innovative dal punto tecnico e normativo. Verranno trattati i modelli di esposizione ai campi elettromagnetici con particolare riferimento alla loro applicazione alle reti 5G e si discuterà sulle necessarie modifiche da apportare tempestivamente alle metodologie di misura per una corretta valutazione dei livelli di campo elettromagnetico in scenari 5G.
Verranno trattate in dettaglio le seguenti tematiche:
Per ulteriori informazioni consultare il sito ufficiale di PIMRC2018
A fine ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 252 del 27/10/2016) il Decreto Ministeriale 5 ottobre 2016 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che introduce le Linee Guida sui valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici.
Si tratta delle Linee Guida previste dal D.Lgs. 179/2012 per individuare i fattori di riduzione della potenza del campo elettromagnetico in presenza di edifici. Di tali fattori di riduzione occorrerà tenere conto nella valutazione dei livelli di campo elettromagnetico da confrontare con limiti, valori di attenzione ed obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003 (Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz).
Il termine del primo luglio indicato dalla Unione Europea per il recepimento della Direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) sta per scadere.
Nel corso della seduta numero 239 del 7 giugno 2016, sono stati acquisiti i pareri dei soggetti componenti la 11-esima commissione permanente Lavoro e Previdenza Sociale ed è stato proposto uno schema di Decreto Legislativo che prevede modifiche da apportare al Decreto Legislativo 81/2008.
Si ricorda che nel nostro ordinamento la protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici è disciplinata dal Titolo VIII, Capo IV (articoli 206-212), del D.Lgs. 81/2008 (in cui sono state mutuate le disposizioni di cui al D.Lgs. 257/2007, di attuazione della direttiva 2004/40/CE, contenente appunto le prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all’esposizione dei lavoratori dai rischi derivanti dai campi elettromagnetici), mentre i valori limite all’esposizione sono indicati nell’Allegato XXXVI.
Lo schema di decreto legislativo, che è composto di due articoli, interviene quindi sull’impianto normativo vigente, novellando gli articoli da 206 a 212 del D.Lgs. 81/2008 nonchè l'allegato XXXVI, con l’obiettivo di implementare il sistema di protezione già esistente secondo i dettati contenuti nella Direttiva
Il testo integrale dello schema è scaricabile dal sito del Senato, dove è possibile scaricare anche le Schede di Lettura.
Priorità della ricerca scientifica per quanto riguarda le esposizioni ai campi elettromagnetici, effetti dei campi a frequenza intermedia, il ruolo dei social media nella complessa gestione della percezione del rischio da campi elettromagnetici, come devono cambiare i quadri normativi in uno scenario M2M?
Tutto questo lo potete trovare nel numero 20 di Elettra2000 Informa al seguente indirizzo: http://www.elettra2000.it/it/newsletter/185-elettra-informa/579-elettrainforma-20.html
La newsletter Elettra2000 Informa, viene distribuita a titolo gratuito a chi ne fa richiesta. Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo al seguente indirizzo: http://www.elettra2000.it/it/
Effetti dei campi elettromagnetici sui dispositivi medici impiantati, nuove linee guida dell’INAIL per la sicurezza degli operatori di risonanza magnetica nucleare, forni ad induzione per cottura domestica e professionale, l’utilizzo rappresenta un rischio per quanto riguarda l’esposizione ai campi elettromagnetici? Classificazione IARC di agenti e sostanze, cosa significa e quali sono le implicazioni,…, facciamo chiarezza in merito.
Tutto questo lo potete trovare nel numero 20 di Elettra2000 Informa al seguente indirizzo:http://www.elettra2000.it/it/newsletter/185-elettra-informa/588-elettrainforma-21.html
La newsletter Elettra2000 Informa, viene distribuita a titolo gratuito a chi ne fa richiesta. Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo al seguente indirizzo: http://www.elettra2000.it/it/
Al momento c'è grande attesa per quanto riguarda l'attività di revisione critica della letteratura scientifica portata avanti dall'ICNIRP che presumibilmente porterà ad una nuova edizione delle Linee Guida attesa per il 2018.
Qual'è il modus operandi dell'ICNIRP? Qual'è lo stato delle conoscenze sugli effetti dei campi elettromagnetici? quali sono i gaps conoscitivi e cosa resta ancora da indagare?
Tutto questo lo potete trovare nel numero 25 di Elettra2000 Informa al seguente indirizzo:http://www.elettra2000.it/it/news.html
La newsletter interattiva Elettra2000 Informa, viene distribuita a titolo gratuito a chi ne fa richiesta. Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo al seguente indirizzo: http://www.elettra2000.it/it/
Il Comitato Scenihr (Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks ) si occupa delle questioni relative ai rischi emergenti per la salute e per l’ambiente. Tra questi sono inclusi anche i campi elettromagnetici.
Gli esperti facenti parte del Comitato, effettuano ogni due anni una revisione critica della letteratura scientifica disponibile, per identificare gli eventuali gap nella ricerca per quanto riguarda gli effetti sulla salute dei campi elettromagnetici, verificare se le lacune precedentemente segnalate sono state colmate da studi scientifici mirati.
Il Comitato inoltre focalizza la sua attività anche sui meccanismi di interazione a livello biofisico e sulle esposizioni sinergiche a campi elettromagnetici ed altri agenti chimici o fisici.
Ogni due anni viene prodotto un report che rappresenta una preziosa raccolta di informazioni scientifiche accurate riguardanti lo stato della conoscenza in materia di effetti dei cem.
L'Università degli Studi Milano Bicocca, in collaborazione con ARPA Lombardia, Fondazione Ugo Bordoni e Consorzio Elettra2000, affronta la tematica delle nuove tecnologie per le telecomunicazioni e l'evoluzione del quadro tecnico e protezionistico nell’ambito di un ciclo di due Seminari organizzati dal Corso di Laurea Magistrale in Fisica. I seminari sono aperti al pubblico e si terranno presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Milano Bicocca.
Il Consorzio Elettra 2000 ha risposto alla consultazione pubblica del 14/11/2014 riguardante la strategia nazionale per la crescita digitale e la banda ultralarga. Nel documento vengono approfondite le argomentazioni e sottolineata l'importanza di riportare la regolamentazione italiana nel quadro del rigore scientifico, senza trascurare gli aspetti di comunicazione verso il pubblico, necessari per rendere efficace la prevista revisione normativa.
Decreto 2 dicembre 2014 - Linee guida, relative alla definizione delle modalità con cui gli operatori forniscono all'ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di potenza degli impianti e alla definizione dei fattori di riduzione della potenza da applicare nelle stime previsionali per tener conto della variabilità temporale dell'emissione degli impianti nell'arco delle 24 ore.
Il link riporta il testo del Decreto e quanto contenuto nelle Linee Guida per quanto riguarda l'attività di misura, il confronto con limiti, valori di attenzione, obiettivi di qualità e le tecniche di calcolo previsionale.
Per proseguire il ciclo di interviste inaugurato lo scorso Ottobre sulla nuova sezione "La parola a…", Elettra 2000 pubblica l’intervento del Dott. Giovanni D'Amore, Responsabile del Settore Radiazioni di ARPA Piemonte.
Nel corso dell'intervista, il Dott D'Amore spiega le modalità secondo cui ARPA opera nello svolgimento delle proprie attività di misurazione e valutazione, in attesa dell'emanazione delle nuove linee guida.
Viene inoltre trattato il tema della percezione del rischio e delle modalità con cui l’atteggiamento della popolazione verso i campi elettromagnetici è modificato nel corso degli anni.
Vengono poi analizzate le attività di informazione portate avanti da ARPA Piemonte e la loro efficacia ed infine fornita una panoramica dei progetti di studio e ricerca sul tema campi elettromagnetici in cui ARPA Piemonte stessa è coinvolta.
Per proseguire il ciclo di interviste inaugurato lo scorso Ottobre sulla nuova sezione "La parola a…", Elettra 2000 pubblica l’intervento della Dott.ssa Susanna Lagorio, Primo Ricercatore del Centro Nazionale di Epidemiologia - Reparto Epidemiologia dei Tumori dell'Istituto Superiore di Sanità.
Nel corso dell’intervista, la Dott.ssa Lagorio parla dei nuovi studi epidemiologici focalizzati sugli effetti dei campi elettromagnetici, dei rischi per bambini ed adolescenti derivanti dalla esposizione, di quanto ci si può attendere dai risultati degli studi in corso; con un occhio anche al futuro della ricerca, alle scoperte effettuate e a quanto resta ancora da verificare ed indagare.
Intervista alla Dott.ssa Susanna Lagorio - Primo Ricercatore - Centro Nazionale di Epidemiologia – Reparto Epidemiologia dei Tumori - Istituto Superiore di Sanità - 17 ottobre 2014
Per proseguire il ciclo di interviste inaugurato a fine 2013 sulla nuova sezione "La parola a…", Elettra 2000 pubblica l’intervista al Prof. Paolo Crivellari, ricercatore e docente di sociologia presso l'Université Paul Sabatier Toulouse III.
Il Prof. Crivellari, nel corso dell'intervista tratta il tema della percezione del rischio per quanto riguarda l'esposizione ai campi elettromagnetici generati dalle antenne per telefonia mobile. Nel corso dell'intervista il prof. Crivellari tratta anche il tema delle normative e di come, una normativa troppo cautelativa possa favoreire un incremento, talvolta immotivato, della percezione del rischio nei cittadini.
Intervista al Prof.Paolo Crivellari - Ricercatore e docente in Sociologia - Université Paul Sabatier Toulouse III - 12 gennaio 2015
Per proseguire il ciclo di interviste inaugurato lo scorso Ottobre sulla nuova sezione La parola a…, Elettra 2000 pubblica l’intervento del Dott. Paolo Rossi, della Direzione Generale Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute.
Nel corso dell’intervista, il Dott. Rossi spiega nel dettaglio quali siano le principali novità introdotte con la nuova Direttiva europea 2013/35/UE sulla protezione dei lavoratori dalle esposizioni ai campi elettromagnetici, quali siano le eventuali criticità e come sia stata recepita in Italia.
Vengono inoltre trattati altri punti fondamentali quali gli obblighi che la Direttiva assegna ai datori di lavoro e ai responsabili della valutazione del rischio e quale sia il ruolo delle Istituzioni, permettendo cosi di delineare un quadro esauriente degli aspetti più importanti della Direttiva.
Quali sono le principali novità introdotte con l’approvazione della Direttiva 2013/35/UE sulla protezione dei lavoratori dall’esposizione ai campi elettromagnetici approvata nel giugno del 2013?
Le principali novità sono duplici: di merito sostanziale e di carattere gestionale.
La novità sostanziale riguarda l’adeguamento dei criteri generali di protezione per l’esposizione ai campi a bassa frequenza alle più recenti linee guida ICNIRP del 2010. In particolare viene introdotta la completa separazione della gestione degli effetti di carattere sensoriale, come magnetofosfeni, nausea, vertigini che si manifestano prevalentemente per campi al di sotto dei 400 Hz, rispetto agli effetti più direttamente rilevanti nei confronti della salute di stimolazione elettrica dei nervi o dei muscoli, che possono portare anche a stimolazione dolorosa o a contrazione muscolare involontaria. Questa separazione si realizza non soltanto da un punto di vista di definizione dei valori limite di esposizione e dei livelli di azione, ma anche in termini di governance dei rischi per la salute.
Nelle precedenti Linee Guida ICNIRP, e nella precedente Direttiva del 2004, la gestione di questi due tipi di effetti, era ibrida con conseguenti ambiguità e difficoltà di applicazione. Al contrario, in questa nuova Direttiva, gli effetti di stimolazione elettrica vengono definiti “effetti per la salute” e ad essi corrispondono valori limite di esposizione che in nessuna condizione possono essere superati, mentre per gli “effetti di tipo sensoriale”, che si manifestano a livelli di esposizione più bassi, vengono definiti valori limite di esposizione e valori di azione diversi e più restrittivi. La Direttiva introduce un principio di flessibilità, che – fermo restando il rispetto dei limiti per gli effetti di stimolazione elettrica – consente il temporaneo superamento dei limiti e dei valori di azione per gli effetti sensoriali, a condizione che il datore di lavoro dimostri che tale superamento non comporti rischi indiretti per la sicurezza del lavoratore e di chi gli sta intorno. Questa flessibilità si realizza attraverso l’adozione di opportune misure di prevenzione a cominciare dalla corretta formazione degli operatori e dall’identificazione di procedure operative di gestione a fronte dell’eventuale manifestarsi di questi effetti.
Oltre a questa novità di tipo protezionistico, da un punto di vista più generale è introdotta la possibilità di deroga per alcune attività, in particolare per quelle cliniche di risonanza magnetica. Anche in questo caso si tratta di una deroga al rispetto dei valori limite di esposizione, condizionata a una valutazione dell’esposizione e del rischio da parte del datore di lavoro. La deroga è attuabile da parte del datore di lavoro soltanto dopo aver evidenziato che allo stato dell’arte non è possibile garantire per determinate pratiche cliniche il rispetto dei valori limite di esposizione, fermo restando, la dimostrazione dell’assenza di rischi indiretti per la sicurezza del lavoratore e rispettando in ogni caso le norme generali sui dispositivi medici. Esiste in particolare una norma IEC che riguarda anche la protezione dei lavoratori operanti con apparecchiature di risonanza magnetica che deve sempre essere rispettata.
La Direttiva introduce quindi un approccio equilibrato che potrà essere direttamente applicato dal datore di lavoro, a patto di comprovare nel documento di valutazione del rischio l’assenza di problematiche per il lavoratore.
Vi è infine la possibilità di deroga anche per le attività militari, per le quali ci si può rifare ad alcuni specifici standard. È importante però sottolineare che in questo caso la deroga viene autorizzata dallo Stato membro, e si distingue quindi dalla tipologia precedente di deroga per la risonanza magnetica, che può essere adottata dal datore di lavoro, dal responsabile dell’impianto o dall’esercente dell’apparato. Lo Stato membro può, in via teorica, autorizzare una deroga di carattere temporaneo per qualsiasi tipo di attività per cui si possa dimostrare l’impossibilità di conformità ai valori dei limiti di esposizione della Direttiva, fermo restando la condizione di assenza di rischi documentabili per i lavoratori, in particolare in termini di sicurezza.
Qual è lo stato di recepimento della Direttiva in Italia?
Ad oggi non è stato fatto nessun passo di tipo formale per il recepimento della Direttiva 2013/35/UE.
L’iter per il recepimento prevede l’inserimento della Direttiva in una delle leggi di delegazione europea che, circa una volta l’anno, vengono approvate dal Parlamento. L’ultima legge di delegazione approvata per il 2013 non conteneva la Direttiva 2013/35/UE e anche l’attuale disegno di legge di delegazione europea, intitolato “Secondo semestre 2013”, presentato dal Governo al Parlamento a novembre dello scorso anno non menziona la Direttiva. È quindi presumibile che la Direttiva venga inserita in una legge di delegazione entro quest’anno, così da iniziare l’iter di recepimento al più tardi all’inizio dell’anno prossimo.
Esistono indicazioni operative o linee guida per l’applicazione della Direttiva? Quali sono le possibili criticità?
Sicuramente sì. La Direttiva prevede che la Commissione Europea pubblichi una guida pratica per la sua attuazione, attualmente in fase di predisposizione e che dovrebbe essere completata entro il 2014. La guida non sarà comunque vincolante. A livello nazionale, ci sono le Indicazioni operative del Coordinamento Interregionale per la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Queste Indicazioni, alla cui redazione collaborano anche l’INAIL e l’Istituto Superiore di Sanità, oltre alle Regioni, riguardano tutti gli agenti fisici e sono state recentemente aggiornate. Le Indicazioni operative sono consultabili a questo link http://www.portaleagentifisici.it/DOCUMENTI/FAQ_AFisici_web.pdf?lg=IT.
I recenti aggiornamenti delle Indicazioni operative non riguardano la vera e propria applicazione della nuova Direttiva, poiché si è scelto di mantenere come riferimento principale, comunque non vincolante, il contenuto del Capo IV del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008. Come noto, il recepimento della vecchia Direttiva non è mai entrato in vigore e quindi ad oggi non abbiamo un riferimento normativo cogente, che si avrà, a questo punto, solo con il prossimo recepimento della Direttiva 2013/35/UE. Nelle Indicazioni operative sono stati inseriti chiarimenti e precisazioni che spiegano, laddove necessario e opportuno, cosa sia cambiato in termini generali e sostanziali - protezionistici - nella nuova Direttiva rispetto alla precedente.
Le possibili criticità, a mio parere, riguardano la gestione dei criteri di flessibilità e di deroga, perché occorrerà individuare il giusto equilibrio nella definizione di criteri di applicazione, al fine di non incorrere in un sistema troppo ingessato e restrittivo, o troppo permissivo. Infatti, i principi di deroga e flessibilità sono stati introdotti nella Direttiva anche per dar seguito alle richieste delle imprese di contenimento dei costi non necessari, derivanti da misure non strettamente indispensabili per la protezione dei lavoratori. Dall’altro lato non si dovranno fornire neppure criteri troppo laschi, per evitare che la deroga e la flessibilità condizionate si trasformino in una deroga dal processo di valutazione del rischio.
Quali sono i compiti che la normativa pone in capo ai datori di lavoro?
I compiti del datore di lavoro restano invariati rispetto a quelli generali previsti dalla Direttiva Quadro 391 del 1989 sulla sicurezza e salute dei lavoratori, ripresi dal D.lgs. 81/2008, in termini di valutazione del rischio e adozione delle conseguenti misure di protezione previste in generale per qualsiasi ambito di rischio.
Quali competenze sono richieste ai soggetti che si occupano di valutazioni del rischio?
Ad oggi non vi sono disposizioni specifiche per i campi elettromagnetici, ma vale la disciplina generale di cui all’art. 32 del Decreto 81 che specifica le competenze richieste agli addetti ai servizi di prevenzione e protezione; tale normativa si rifà anche a un accordo del 2006 stilato in Conferenza Stato-Regioni. I criteri validi in termini generali per il sistema previsto dal Decreto 81/2008 si applicano, nella loro generalità, senza che vi sia nessuna particolarità o disposizione specifica per questo settore.
Qual è il ruolo degli organi istituzionali in riferimento, ad esempio, alla vigilanza e agli aspetti sanzionatori?
Il ruolo degli organi istituzionali resta quello definito dalle norme di carattere generale che riguardano la sicurezza sul lavoro, quindi la vigilanza e gli aspetti di tipo sanzionatorio competono sostanzialmente alle strutture regionali delle ASL e dei Dipartimenti di Prevenzione, ed alle Direzioni territoriali del lavoro del Ministero del Lavoro.
Per quello che riguarda le attività di risonanza magnetica, nulla viene modificato e vale la medesima regola generale.
Certamente, si viene a creare uno spazio di facilitazione per i datori di lavoro in termini di possibilità di utilizzo di procedure standardizzate, non tanto dal punto di vista della vigilanza e degli aspetti sanzionatori, quindi gli aspetti “repressivi” del sistema istituzionale, ma per gli aspetti “propositivi” e d’ausilio da parte del sistema istituzionale. La Direttiva contiene, infatti, una menzione specifica sulla possibilità di utilizzare dati reperibili e rintracciabili in data base accreditati. Ciò significa che se un datore di lavoro dispone di un’attrezzatura rintracciabile in un database accreditato, potrà far riferimento alla valutazione per quella specifica attrezzatura, purché sia stata condotta in condizioni standard e riproducibili e nel rispetto dei dovuti criteri di qualità per le misure. In Italia esiste una banca dati disponibile attraverso il Portale Agenti Fisici (www.portaleagentifisici.it), sviluppata prima dall’ISPSEL poi dall’INAIL in collaborazione con la Regione Toscana, e l’Emilia-Romagna e con il contributo finanziario iniziale del Ministero della Salute. Per quanto riguarda i campi elettromagnetici, il numero delle attrezzature a disposizione è ancora piccolo, ma il Portale è in fase di sviluppo contiene un numero crescente di attrezzature già valutate.
Al fianco delle banche dati, gli organi istituzionali possono definire procedure standardizzate e rendere disponibili, anche via web, informazioni sulle attrezzature utili ai fini della valutazione del rischio.
Questo specifico aspetto dovrà essere considerato in sede di recepimento e sarà necessario trovare la giusta formula, analogamente a quanto già accaduto per le vibrazioni per le quali vi è un’esplicita possibilità da parte dei datori di lavoro di utilizzare le banche dati nel processo di valutazione. Questo percorso per i campi elettromagnetici è oggi all’avvio e sicuramente potrà e dovrà essere sviluppato anche per evitare di imporre oneri di valutazione del rischio eccessivamente complessi e non necessari alle imprese e ai datori di lavoro. Le attività da svolgere sono ancora numerose, ma quanto sinora realizzato fornisce solide basi.
Media Duemila dedica il nuovo numero speciale all'aggiornamento scientifico sui campi elettromagnetici, riprendendo i temi affrontati nel Workshop che si è tenuto lo scorso dicembre per iniziativa del Consorzio Elettra 2000.
È possibile richiedere l’ultimo numero della rivista collegandosi al sito http://www.media2000.it/?page_id=15710
Il 12 dicembre scorso a Pontecchio Marconi si è tenuto un workshop di aggiornamento scientifico su “Campi elettromagnetici: ricerca scientifica, protezione ambientale, comunicazione e controllo”. L’incontro è stato promosso da Elettra 2000 con lo scopo di analizzare lo stato attuale degli studi scientifici sugli effetti dei campi elettromagnetici e fare il punto sulla gestione della protezione ambientale e del rapporto con il pubblico.
In questa pagina sono disponibili, in formato pdf, gli interventi dei relatori.
Susanna Lagorio - Epidemiologia dei campi elettromagnetici a RF
Rosaria Falsaperla - La normativa sulla protezione dei lavoratori dall'esposizione ai campi elettromagnetici
Mario Frullone - La gestione dell'impatto dei campi elettromagnetici: Quale futuro?
Giuseppe Sgorbati - Siamo pronti? Probabilmente no. Ma sapere dove andare e cosa ci serve ci avvicina ad esserlo.
Il comune di Castellabate ha affidato al Consorzio Elettra 2000 il servizio di monitoraggio in continuo delle emissioni elettromagnetiche a radiofrequenza sul territorio comunale. La campagna di monitoraggio prevede l'utilizzo di una centralina 8057F di proprietà del Consorzio Elettra 2000 che verrà rilocata su 4 siti individuati dall'Amministrazione comunale con una periodicità di 12 mesi.
Risultati campagna di monitoraggio
Sito | Indirizzo | Data inizio misure | Data fine misure | Risultati |
Stadio Comunale A. Carrano |
Santa Maria di Castellabate - Località S. Andrea |
14/03/2014 | 14/05/2014 | Mostra |
Mattatoio Comunale |
Santa Maria di Castellabate - Località Alano |
15/05/2014 | 28/05/2014 | Mostra |
Serbatoio Idrico |
Santa Maria di Castellabate - Maroccia | 29/05/2014 | 11/06/2014 | Mostra |
Stadio Comunale A. Carrano |
Santa Maria di Castellabate - Località S. Andrea |
12/06/2014 | 25/06/2014 | |
Mattatoio Comunale |
Santa Maria di Castellabate - Località Alano | 26/06/2014 | 14/07/2014 | Mostra |
Serbatoio Idrico | Santa Maria di Castellabate - Maroccia |
15/07/2014 | 29/07/2014 | Mostra |
Stadio Comunale A. Carrano | Santa Maria di Castellabate - Località S. Andrea | 30/07/2014 | 18/08/2014 | Mostra |
Mattatoio Comunale |
Santa Maria di Castellabate - Località Alano | 19/08/2014 | 03/09/2014 | Mostra |
Serbatoio Idrico |
Santa Maria di Castellabate - Maroccia | 04/09/2014 | 18/09/2014 | Mostra |
Stadio Comunale A. Carrano |
Santa Maria di Castellabate - Località S. Andrea | 19/09/2014 | 19/11/2014 | Mostra |
Mattatoio Comunale |
Santa Maria di Castellabate - Località Alano | 20/11/2014 | 25/01/2015 | Mostra |
Serbatoio Idrico |
Santa Maria di Castellabate - Maroccia | 26/01/2015 | 25/03/2015 | Mostra |
Riferimenti normativi
Decreto Legge 18/10/2012 n. 179 - Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese - Decreto Sviluppo - Nella Sezione V, Articolo 14 sono contenute le disposizioni relative alle nuove tecnologie LTE ed alla misurazione e valutazione dei livelli di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 e allegati - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.
Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici - Legge 22 Febbraio 2001, n. 36
Ministero dell'Ambiente - Decreto 10 settembre 1998, n.381 - Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana.
Decreto381/98 - Linee guida applicative
Definizioni
Livelli di attenzione: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione che non devono essere superati negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. Essi costituiscono misure di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine (6 V/m per il valore efficace del campo elettrico)
Limiti di esposizione: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione, che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione (20 V/m per il valore efficace del campo elettrico)
Descrizione attività di monitoraggio
Il monitoraggio verrà eseguito mediante l'utilizzo di una centralina multibanda PMM 8057F che, oltre a fornire l'indicazione sull'intensità del campo elettrico locale a radiofrequenza, è in grado di distinguere in che misura esso viene generato da sorgenti radiotelevisive o per le comunicazioni mobili.
Lo strumento acquisice i valori di campo sia a larga banda, Wide Band (100 kHz - 3 GHz) sia nelle 2 sottobande, Low Band (100 kHz - 862 MHz) e High Band (933 MHz - 3GHz).
I valori acquisiti nel range di frequenze "High Band" rappresentano i contributi al campo elettromagnetico dovuti ai segnali telefonici cellulari.
I valori acquisiti nel range di frequenze "Low Band" rappresentano prevalentemente i contributi al campo elettromagnetico dovuti ai segnali radiotelevisivi. In questa banda possono però essere presenti anche i contributi dovuti alle trasmissioni cellulari 4G rappresentati dalle comunicazioni LTE.
I valori acquisiti nel range a larga banda "Wide Band" rappresentano i contributi al campo elettromagnetico nell'intera banda di acquisizione dello strumento.
Nella campagna di monitoraggio, che avrà la durata di un anno, sarà utilizzata una centralina che verrà periodicamente rilocata; la durata di ogni singola rilocazione varia a seconda del periodo dell'anno.
Le centraline misurano in continuo il livello di campo elettrico (E) e ne registrano i valori. A intervalli prestabiliti, tipicamente dell'ordine di 24 ore, i dati vengono trasmessi via GSM ad un centro di controllo che ne consente la raccolta e l'elaborazione.
Le misure verranno effettuate secondo la norma CEI 211-7 "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell´intervallo di frequenza 10 kHz - 300 Ghz, con riferimento all´esposizione umana" con strumentazione calibrata all'uopo in camera anecoica.
Specifiche tecniche centralina PMM 8057 utilizzata
Il tema del biolelettromagnetismo, con le sue implicazioni in ambito scientifico, tecnologico, legislativo e sociale, continua a suscitare interesse e ad animare il dibattito all’interno della comunità scientifica, delle istituzioni, dell’industria e della cittadinanza.
Il Consorzio Elettra 2000, impegnato nella costante osservazione di questo tema, inaugura un ciclo di interviste ospitate in una sezione dedicata sul sito, rivolte agli ai rappresentanti di Istituzioni, mondo industriale, Università ed Enti locali, con il fine di raccogliere il parere e le esperienze dei soggetti interessati, su un argomento sempre attuale e di grande rilevanza.
Raccolta articoli usciti su testate nazionali nel corso del 2015 inerenti all'argomento campi elettromagnetici in generale
La Direttiva 2013/35/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative alla esposizioni dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) ha abrogato la Direttiva 2004/40/CE a decorrere dal 29 giugno 2013.
La nuova Direttiva dovrà essere recepita dagli stati membri entro il primo luglio del 2016.
In attesa della riformulazione del Titolo VIII Capo IV del Testo Unico (Decreto Legislativo 81/08) resta valido per il datore di lavoro l’obbligo di procedere alla valutazione del rischio per quanto concerne tutti gli agenti fisici presenti in azienda, ivi compresi i campi eletttomagnetici.
Raccolta articoli usciti su testate nazionali nel periodo gennaio-dicembre 2012 ed inerenti a percezione del rischio derivante dalla esposizione a campi elettromagnetici da parte dei cittadini.
Raccolta articoli usciti su testate nazionali nel periodo gennaio-dicembre 2011 ed inerenti a percezione del rischio derivante dalla esposizione a campi elettromagnetici da parte dei cittadini.
Raccolta articoli usciti su testate nazionali nel periodo gennaio-dicembre 2013 ed inerenti a percezione del rischio derivante dalla esposizione a campi elettromagnetici da parte dei cittadini.
Raccolta articoli usciti su testate nazionali nel corso del 2013 inerenti all'argomento campi elettromagnetici in generale