lun | mar | mer | gio | ven | sab | dom |
1 | 2 | 3 | 4 | |||
5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 |
12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 |
19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 |
26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 |
Gli effetti a livello biofisico della esposizione ai campi elettromagnetici variano al variare della frequenza.
Per i campi a bassa frequenza l'effetto predominante è l'induzione di correnti all'interno del corpo. Il campo elettrico influenza la distribuzione di cariche elettriche superficiali provocando un flusso di corrente che attraversa il corpo fino ad arrivare a terra. Il campo magnetico provoca circolazione di correnti all'interno del corpo. L'intensità di queste correnti è legata da proporzionalità diretta all'intensità del campo magnetico esterno.Se sufficientemente elevate, queste correnti possono provocare la stimolazione di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici.
Per i campi ad alta frequenza (onde radio e microonde) l'interazione avviene attraverso l'assorbimento di energia; l'energia incidente interagisce con la materia biologica provocando delle micro oscillazioni a livello molecolare con dispersione di energia sottoforma di calore. L'effetto predominante è quindi di natura termica (effetto termico).
Lo spessore di penetrazione del campo elettromagnetico all'interno di un corpo è legato tramite proporzionalità inversa alla sua frequenza: minore è la frequenza della radiazione incidente, maggiore è la capacità del campo di penetrare all'interno del corpo.