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Gli effetti a livello biofisico della esposizione ai campi elettromagnetici variano al variare della frequenza.
Per i campi a bassa frequenza l'effetto predominante è l'induzione di correnti all'interno del corpo. Il campo elettrico influenza la distribuzione di cariche elettriche superficiali provocando un flusso di corrente che attraversa il corpo fino ad arrivare a terra. Il campo magnetico provoca circolazione di correnti all'interno del corpo. L'intensità di queste correnti è legata da proporzionalità diretta all'intensità del campo magnetico esterno.Se sufficientemente elevate, queste correnti possono provocare la stimolazione di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici.

Per i campi ad alta frequenza (onde radio e microonde) l'interazione avviene attraverso l'assorbimento di energia; l'energia incidente interagisce con la materia biologica provocando delle micro oscillazioni a livello molecolare con dispersione di energia sottoforma di calore. L'effetto predominante è quindi di natura termica (effetto termico).
Lo spessore di penetrazione del campo elettromagnetico all'interno di un corpo è legato tramite proporzionalità inversa alla sua frequenza: minore è la frequenza della radiazione incidente, maggiore è la capacità del campo di penetrare all'interno del corpo.
