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Recentemente la IARC (International Agency on Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza all'interno del gruppo 2B (possibilmente cancerogeni); si tratta della forma più blanda di classificazione attribuibile dallo IARC ad un agente.
La scelta dello IARC di collocare i Cem all’interno del gruppo 2B si fonda su limitate evidenze di associazione tra esposizione ai campi a radiofrequenza emessi dai telefoni cellulari ed insorgenza di patologie neoplastiche cerebrali quali il glioma e il neurinoma acustico nell’uomo e negli animali da esperimento.
Jonathan Samet dell’Università Southern California, presidente del panel composto da 31 scienziati che in maggio a Lione ha analizzato la letteratura scientifica giudicando che ci sono dati sufficienti per una classificazione, ha dichiarato che “dei rischi potrebbero esserci e quindi è necessario tenere sotto controllo la correlazione tra insorgenza di tumori ed utilizzo del telefono cellulare”.
Le prove, ossia gli studi su cui si è basato il giudizio, verranno dettagliatamente discusse nella monografia (volume 102) che verrà pubblicata tra qualche mese e sono state sintetizzate in una nota pubblicata nel maggio scorso.