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Gli effetti della esposizione dell'occhio a campi a radiofrequenza sono stati indagati in vivo su animali a partire dall'inizio degli anni '60. Le prime indagini riguardanti soprattutto danni a carico del cristallino, dei tessuti oculari e della retina sono state effettuate su conigli, in periodi successivi la tendenza è stata quella di utilizzare i primati che presentano una struttura del cranio e dell'occhio in genere molto simile all'uomo.
Nell'intervallo di frequenza 200 MHz – 6.5 GHz, i campi elettromagnetici pulsati possono dare luogo a sensazioni uditive di volta in volta descritte come un ronzio, un ticchettio o uno schioppettio a seconda delle caratteristiche di modulazione del campo.
Leggi tutto: Effetti dei campi a radiofrequenza su apparato uditivo, coclea ed organi vestibolari
La crescita, la proliferazione e la differenziazione delle singole cellule sono processi finemente regolati per rispondere alle necessità specifiche dell'organismo nel suo complesso. In maniera del tutto occasionale, tuttavia, può accadere che i raffinati controlli che regolano questi processi cellulari vengano meno portando la cellula a crescere e a dividersi in maniera incontrollata.
Leggi tutto: Effetti dei campi a radiofrequenza sulle funzioni cellulari
I principali effetti causati dalla esposizione a campi a radiofrequenza sono di tipo termico; l'energia trasportata da un campo elettromagnetico radiofrequenza è infatti unicamente in grado di produrre eccitazione degli stati transazionali, rotazionali ed al limite vibrazionali delle particelle che compongono il sistema con conseguente surriscaldamento localizzato o a corpo intero a seconda delle caratteristiche della esposizione.
Leggi tutto: Effetti dei campi a radiofrequenza sul sistema cardiovascolare
L'interazione tra campi elettromagnetici a radiofrequenza e alterazioni a livello genetico, sia a carico delle cellule germinali che di quelle somatiche è stata per lungo tempo oggetto di studio da parte di molti ricercatori.
Gli effetti della esposizione a radiofrequenza su fertilità, riproduzione, crescita prenatale, post natale e sviluppo sono stati studiati, sia attraverso indagini di tipo epidemiologico, sia in laboratorio su animali in particolare ratti ed altre classi di mammiferi.
Leggi tutto: Effetti dei campi a radiofrequenza su fertilità, riproduzione e sviluppo
Il sistema immunitario è una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari la cui funzione principale è quella di difendere l'organismo da agenti esterni quali virus, batteri e varie macromolecole. Ogni tipo di risposta immunitaria prevede in primo luogo il riconoscimento del patogeno ed in secondo luogo una reazione per la sua eliminazione.
Leggi tutto: Effetti dei campi RF sul sistema immunitario ed ematologia
Molti studi effettuati su animali e su volontari a partire dalla fine degli anni 70 hanno messo in evidenza una risposta a livello di sistema endocrino in seguito ad esposizioni a livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenza in grado di provocare aumenti della temperatura corporea.
Numerosi studi sono stati effettuati su animali o su volontari al fine di verificare un eventuale effetto della esposizione acuta e cronica a campi a radiofrequenza sul comportamento e sulle funzioni cognitive.
Leggi tutto: Anomalie comportamentali derivanti da esposizione a campi a radiofrequenza
La risonanza magnetica nucleare trova molteplici applicazioni sia in ambito medico che in ambito industriale.
Due milioni di persone al mondo soffrono di una patologia detta aritmia cardiaca, che si manifesta sotto forma di un'alterazione (incremento o decremento) della frequenza del battito cardiaco.
L'elettrobisturi sfrutta l'effetto di riscaldamento creato da una corrente elettrica sul corpo allo scopo di tagliare o cauterizzare tessuti.
L'ipertermia oncologica è un trattamento consistente nell'innalzare selettivamente la temperatura interna di un tessuto neoplastico fino a raggiungere valori di 42-45 °C. Viene utilizzato, in supporto alla terapia oncologica tradizionale, per il trattamento specifico di tumori profondi a carico del fegato, del cervello, del pancreas e dell'apparato genitale femminile.
La Radarterapia è una tecnica utilizzata in medicina riabilitativa che consiste nel trattamento della zona bersaglio con microonde al fine di ottenere, attraverso il calore prodotto, un effetto antidolorifico.
Per Marconi terapia si intende l'utilizzo a scopo terapeutico di campi elettromagnetici aventi frequenza pari a 27,12 MHz e lunghezza d'onda di 11 metri (onde corte).