Le caratteristiche principali di una linea elettrica sono la tensione di esercizio e la corrente trasportata. Le tensioni di esercizio delle linee elettriche in Italia sono 0.4 e 15 kV per la bassa e media tensione, 132, 220 e 380 kV per l’alta e altissima tensione. Dalla tensione di esercizio dipende l’intensità del campo elettrico generato, che aumente all’aumentare della tensione della linea. Nello spazio l’intensità del campo elettrico diminuisce all’aumentare della distanza dalla linea e dall’altezza dei cavi. IL campo elettrico può essere schermato facilmente da oggetti, alberi ed edifici. L’intensità del campo magnetico dipende invece proporzionalmente dalla corrente circolante nei conduttori, tale corrente è variabile nel tempo in dipendenza dalle richieste di energia e mediamente può assumere valori da alcuni Ampere a un migliaio di Ampere, a seconda della linea elettrica. Anche l’intensità del campo magnetico diminuisce all’aumentare della distanza dalla linea e dell’altezza dei conduttori. A differenza del campo elettrico il campo magnetico non è schermabile.
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