Sono presenti campi elettromagnetici ma trascurabili. Quello che si verifica infatti è il cosiddetto effetto ombrello: il fascio di onde elettromagnetiche prodotto da una antenna per telefonia cellulare è molto stretto in verticale e inclinato solo leggermente rispetto al suolo. Chi si trova sotto l’antenna è quindi in ombra rispetto al fascio; per essere investiti da questo si deve arrivare ad una distanza dell’ordine del centinaio di metri o più, dove l’intensità del campo si è comunque notevolmente attenuata per effetto della lontananza dalla sorgente. Pertanto, chi abita in un edificio sul cui tetto è installata una antenna per telefonia mobile viene a trovarsi proprio nella zona d’ombra ed il livello di campo imputabile a quella specifica antenna sarà molto basso.
Infatti, le antenne presenti nelle stazioni radiobase presentano una certa direttività ovvero, la potenza da esse irradiata è concentrata in maggior parte in direzione frontale al pannello d'antenna (direzione di massimo) e va via via riducendosi allontanandosi da tale direzione. Conseguenza di ciò è che il campo elettromagnetico in zone sottostanti l'antenna, così come dietro al pannello stesso, è trascurabile. Inoltre, il campo che penetra all’interno delle abitazioni risulta ulteriormente diminuito (attenuato) dal passaggio attraverso le strutture dell’edificio
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