Evaluation and characterization of fetal exposures to low frequency magnetic fields generated by laptop computers.

 


 Zoppetti N, Andreuccetti D, Bellieni C, Bogi A, Pinto I. 

 

Nell'ultimo decennio l'utilizzo dei computer portatili ha raggiunto una grande diffusione in tutto il mondo, sia negli ambienti lavorativi che nelle abitazioni private; grazie alla mancanza di una strumentazione fissa, il computer può essere spostato dalla postazione iniziale e questo può comportare un utilizzo errato in stretta vicinanza con il corpo.

 

 

Dal momento che i computer portatili ed i loro alimentatori costituiscono una fonte di campi elettromagnetici a bassa frequenza, l'attenzione di questo recente studio si pone principalmente sui potenziali rischi per le donne in gravidanza che utilizzano il portatile appoggiandolo al grembo.

I campi a 50 Hz emessi dai computer portatili e dai loro alimentatori sono caratterizzati da una componente magnetica che presenta forme d'onda non sinusoidali a carattere anche impulsivo.

Per valutare la densità di flusso magnetico i calcoli sono stati fatti non solo in termini di ampiezza del segnale, ma anche applicando il metodo del picco pesato introdotto dall'ICNIRP nel 2003 per la valutazione della esposizione in presenza di segnali con componenti non sinusoidali.

Nello studio, sono stati analizzati i campi emessi da 5 modelli differenti di computer portatile, e, per il modello caratterizzato dall'emissione più elevata, è stata portata avanti un'analisi numerica maggiormente approfondita, attraverso l'utilizzo di metodi matematici per il calcolo della densità di corrente e del campo elettrico in situ su modello di donna in gravidanza e feto.

Le correnti indotte e le quantità fisiche e dosimetriche rilevanti sono state valutate, utilizzando un modello che prevede condizioni di campo quasi statico, attraverso un metodo sviluppato all'uopo dagli autori che viene presentato in modo dettagliato nell'articolo.

 

Pubblicato su: Prog Biophys Mol Biol. il 15 ottobre 2011


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