| A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W | X | Y | Z |

Lavoro

Quando una forza agendo su un corpo lo muove per una certa distanza si dice che la forza sta compiendo un lavoro. Il lavoro è definito come il prodotto scalare fra il vettore che rappresenta l’intensità della forza e il vettore spostamento. L’unità di misura del lavoro, nel Sistema Internazionale, è il joule (J). 1J= 1N×m.


Lavoro elettrico

Lavoro fatto da un campo elettrico per spostare una carica elettrica da un punto A a un punto B. Il lavoro elettrico è dato dalla seguente espressione: L=q(VA-VB) dove VA e VB sono i potenziali elettrici di A e B rispettivamente.


Legge di Faraday

La legge di Faraday afferma che la forza elettromotrice indotta in un circuito da una variazione di flusso di campo magnetico B è proporzionale alla derivata del flusso rispetto al tempo, e, più precisamente, è uguale alla derivata, cambiata di segno, del flusso di B attraverso il circuito. Essa costituisce una delle quattro equazioni di Maxwell ed esprime il fatto che, anche nello spazio libero, ogni variazione di campo magnetico produce un campo elettrico.


Limiti di esposizione

Campi Elettrici e Magnetici generati alla frequenza industriale nominale di 50 Hz (D.P.C.M. 29 agosto 2003 n. 200): non devono essere superati i limiti di 5 kV/m e 100 mT, rispettivamente per l’intensità di Campo Elettrico e di Induzione Magnetica, intesi come valori efficaci.


Linea coassiale

Le linee (o cavi) coassiali sono strutture ampiamente utilizzate per trasferire l’energia elettromagnetica tra la sorgente e l'utilizzazione (tipicamente, tra l'apparato ricetrasmittente a l'antenna). Consiste in due conduttori metallici concentrici, di differente raggio, separati da un materiale dielettrico isolante. Il rapporto tra i raggi dei conduttori, esterno ed interno, così come la permittività del materiale interposto, sono scelti al fine di garantire adeguata impedenza caratteristica della linea (generalmente 50 Ohm), che rappresenta il rapporto tra la tensione e la corrente di un’onda che viaggia lungo la linea.


Linea elettrica

Sistema di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Le caratteristiche principali di una linea elettrica sono la tensione di esercizio, misurata in kV e la corrente trasportata. Le tensioni di esercizio delle linee elettriche in Italia sono 0.4 e 15 kV per la bassa e media tensione, 132, 220, 380 kV per l’alta e l’altissima tensione. Le linee elettriche possono essere aeree o interrate. Le prime sono costituite dal fasci di conduttori aerei sostenuti da appositi tralicci che formano campate con il tipico andamento a catenaria. Le linee interrate invece consistono in fasci di cavi sotterranei. Le linee elettriche di trasmissione ad altissima tensione (380 – 220 kV) e ad alta tensione (132 - 50 kV) sono utilizzate per il trasporto dell’energia elettrica su grandi distanze, le linee elettriche a media tensione (15 kV) servono per il trasporto dell’energia a territori estesi, tipo i comuni, o a clienti industriali, le linee elettriche a bassa tensione (15 kV, 380-220 V) portano l’energia elettrica all’interno delle case.


Livello subtermico

Livello sotto il quale non si registra un apprezzabile aumento di temperatura in un corpo esposto ad un campo elettromagnetico


Luce visibile

Radiazione non ionizzante di natura elettromagnetica avente frequenza compresa tra 385×106 MHz e 750×106 MHz e lunghezza d’onda compresa tra 400 e 800 nanometri. (Vedi SPETTRO ELETTROMAGNETICO)


Lunghezza d’onda

Alla variazione nello spazio dell’ampiezza di un’onda che si propaga (ad esempio un campo elettromagnetico nello spazio libero, o la tensione lungo una linea bifilare), si associa il concetto di lunghezza d’onda (l). In particolare, l rappresenta la periodicità spaziale di variazione dell’onda. La lunghezza d’onda è legata alla frequenza del campo (f) tramite la velocità di propagazione del campo (c) secondo la relazione: lf=c