Principio di precauzione e limiti

Per principio di precauzione si intende una strategia di gestione del rischio da applicarsi nei casi in cui ci siano evidenze di effetti negativi provocati dalla esposizione ad uno specifico agente, ma i dati scientifici disponibili non siano conclusivi.

L'applicazione del principio di precauzione richiede tre passaggi fondamentali:

•  l'identificazione dei potenziali rischi

•  una valutazione realizzata in modo rigoroso e completo sulla base di tutti i dati esistenti

• la mancanza di una certezza scientifica che permetta di escludere ragionevolmente una eventuale associazione esposizione/effetto

In ogni caso nella applicazione del principio di precauzione occorre rispettare determinati criteri anche in termini di una analisi economica costi/benefici.

Per quanto riguarda i limiti di esposizione, questi non vengono decisi in modo arbitrario dal legislatore ma sono il prodotto di un processo di studio che parte dall'attività scientifica dei ricercatori e arriva alla definizione dei limiti attraverso un approccio cautelativo.

Il processo può essere descritto in questo modo:

•  attività di ricerca sugli effetti che, per essere completa ed esaustiva deve comprendere studi in vitro, studi in vivo e studi epidemiologici

•  pubblicazione dei risultati delle indagini su riviste "peer review"

•  analisi da parte di gruppi di esperti sulla letteratura scientifica; questa attività deve essere svolta periodicamente

•  analisi degli effetti a livello biologico ed identificazione di eventuali criticità (effetti a soglia, effetti acuti, effetti cronici)

•  valutazione della soglia per il manifestarsi di un singolo effetto in seguito ad esposizione ad uno specifico agente

•  definizione dei livelli di riferimento

•  pubblicazione di Linee Guida

•  formulazione di Leggi e Normative basate su quanto riportato nelle Linee Guida.