Ablazione cardiaca tramite microonde

 

Due milioni di persone al mondo soffrono di una patologia detta aritmia cardiaca, che si manifesta sotto forma di un'alterazione (incremento o decremento) della frequenza del battito cardiaco.

 

La causa principale dell'aritmia è solitamente identificata nella presenza di un percorso conduttivo anomalo che si forma all'interno del tessuto cardiaco e che porta ad una alterazione della normale propagazione dei segnali elettrici responsabili della contrazione dei muscoli cardiaci. Le cause della formazione di tale percorso anomalo sono per lo più riconducibili a inspessimenti o indurimenti di micro aree del muscolo cardiaco.

 

I protocolli terapeutici canonici prevedono sostanzialmente due tipologie di approccio: l'impiego di farmaci o il trattamento chirurgico finalizzati alla correzione.

Entrambi presentano aspetti collaterali negativi; la mancata efficacia e la non applicabilità a tutti i pazienti per quello che riguarda la terapia farmacologica, gli elevati costi e i rischi impliciti per quanto concerne l'approccio chirurgico.

 

Le ragioni appena descritte hanno dato un notevole impulso allo sviluppo ed alla messa a punto delle tecniche ablative di correzione delle aritmie.

Nelle tecniche ablative, l'impiego di un catetere, inserito in genere attraverso la vena femorale permette di localizzare in modo preciso la zona di tessuto causa del problema di conduzione elettrica e di trasferire, in modo localizzato, energia alla giusta radiofrequenza alla porzione di superficie endocardica bersaglio provocando l'ablazione (distruzione) di una zona confinata del tessuto sede del "percorso elettrico anomalo" che causa l'aritmia.

 

Il catetere è formato da un tratto di cavo coassiale di diametro pari a 2,5 mm alla cui estremità è installato l'elemento radiante costituito da un dipolo inglobato in un blocco di resina epossidica solidale al cavo, viene alimentato tramite un generatore a microonde che eroga l'energia necessaria ad un innalzamento della temperatura locale a 65°C; temperatura necessaria per ottenere la coagulazione e successiva essicazione del tessuto a diretto contatto con l'elettrodo.

In particolare si è visto, tramite simulazioni ed esperimenti svolti su animali (cani), che i parametri di terapia più adeguati prevedono l'impiego di una potenza compresa tra 20 e 35 Watt erogata alla frequenza di 2,45 GHz per un intervallo temporale di durata compresa tra 20 e 30 secondi.

 

Dal punto di vista della sicurezza non sono da segnalare esposizioni particolari del personale operante con questi specifici strumenti.