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Campi a bassa frequenza presenti in ambito aziendale

 

I campi elettromagnetici a bassa frequenza trovano largo impiego in campo industriale; tra le applicazioni possiamo citare le semplici attività lavorative connesse all'uso del computer, gli impianti industriali, gli elettrodotto e molte altre fonti. In genere i campi elettrici e magnetici sono presenti ovunque vi siano apparecchiature alimentate da tensione o linee percorse da elevate correnti continue.

 

Bassissime frequenze (0 - 30 kHz)

 

I campi elettromagnetici aventi frequenza compresa tra 0 e 30 kHz non hanno applicazioni significative se non a frequenza industriale (50 Hz) nella produzione, trasporto ed uso di correnti elettriche, nell'attività manutentiva di linee elettriche ad alta tensione e di linee elettriche attive e in generale associati al funzionamento dei grandi motori elettrici.

Ogni linea elettrica aerea o interrata, ogni cablaggio, ed in generale qualsiasi cavo elettrico percorso da corrente costituisce una sorgente di campo elettromagnetico per l'ambiente circostante.

Sotto una line a 380 kV il campo elettrico può raggiungere e superare i 5 kV/m e l'induzione magnetica qualche decina di micro Tesla. L'esposizione degli addetti alle centrali elettriche è stata stimata attorno ai 40 micro Tesla in media, con picchi sensibilmente più elevati per gli addetti alla manutenzione delle linee elettriche.

Molte sono le attrezzature utilizzate in ambiente industriale dotate di sottostazione autonoma per l'alimentazione elettrica. La presenza di questi cablaggi sotterranei comporta spesso elevati valori di campo magnetico nelle postazioni lavorative che si trovano al di sopra di suddetti cablaggi.

I lavoratori impiegati presso forni elettrici e nelle fonderie dove viene fatto il trattamento dell'acciaio e di altri metalli tramite fusione, possono essere esposti con continuità a campi magnetici tra 100 micro Tesla e 10 mT, con picchi di 100 mT nel caso dei saldatori. Altri lavoratori esposti in modo significativo a campi magnetici sono gli addetti al processo di smerigliatura (con esposizione fino a 300 micro Tesla) e gli addetti alla produzione di magneti permanenti (esposizione intorno ai 500 micro Tesla).

I macchinisti delle Ferrovie sono esposti a campi magnetici in media dell'ordine del micro Tesla, in un intervallo di frequenza tra 5 e 500 Hz dovuto alla presenza di alternatori e gruppi statici a bordo delle motrici dei treni.

 

Basse frequenze (30 - 300 kHz)

 

Questi campi sono poco usati nell'industria, fatta eccezione per particolari sonde che vengono utilizzate nei forni ad induzione. Nelle vicinanze di questi strumenti si generano correnti indotte molto intense e le esposizioni possono essere significative.

 

 

 

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